SEMINARIO RESIDENZIALE di TEATRO nel PAESAGGIO
La Foresta che cammina: dove gli alberi diventano uomini e gli uomini diventano alberi
SATRIANO DI LUCANIA
DAL 5 AL 11 febbraio 2024
Nell’ambito del Carnevale di Satriano 2024

La Foresta che cammina: dove gli alberi diventano uomini e gli uomini diventano alberi

Campsirago Residenza, in collaborazione e con il sostegno di Compagnia Teatrale Petra, Comune di Satriano di Lucania, Associazione Al Parco e Carnevale di Satriano, organizza a Satriano di Lucania in occasione del suo importante Carnevale, un seminario intensivo di teatro nel paesaggio rivolto ad attorǝ, danzatorǝ, performer, musicistǝ, operatori del sociale interessati ad approfondire la dimensione naturale della percezione e dell’invenzione artistica. Il workshop residenziale si svolgerà a Satriano dal 5 al 11 febbraio 2024 e terminerà con il carnevale La Foresta che cammina.

Per incontrare la natura è necessario risvegliarla in noi. Gli antichi vedevano ninfe e sileni presso le fonti montane e nei boschi poiché erano in contatto con l’umano naturale in loro. I monaci Yamabushi, sul monte giapponese Hikosan, incontrano ancora oggi i sacri KAMI naturali per mezzo di pratiche fisiche e ascetiche nel silenzio e nel cammino. A Satriano di Lucania La Foresta che cammina e le maschere del carnevale sono tradizione vivente di eccezionale valore spirituale e antropologico e saranno il centro del seminario di alta formazione, nella fortunata possibilità di incontro con le pratiche di teatro nel paesaggio.

Dedicandoci, possiamo riaprire i nostri sensi, tornare nella presenza nella creatività che nasce dall’ascolto. Siamo nati per attraversare paesaggi, meditare nel silenzio vivo di un bosco, per danzare i dolori, le gioie e ciò che ci unisce alla Natura, scambiarci le esperienze profonde con racconti significativi, per trovare ed esprimere una personale via di canto, unica e irripetibile, a lasciare traccia nel paesaggio del nostro passaggio sulla terra (lo spirito delle parole che rimangono).

Partendo da pratiche di allenamento in natura, dalla condivisione delle azioni rituali performative del Carnevale, dall’incontro con i costruttori e i portatori delle maschere, con gli artisti e con i cittadini di Satriano, realizzeremo insieme il movimento finale de La Foresta che cammina, che chiuderà la due giorni del Carnevale 2024.

L’esistenza in Basilicata di uno degli ultimi rituali di culto arboreo ancora presenti in Europa, vede nel Carnevale di Satriano la presenza della maschera senza volto, simile a un albero-cespuglio vagante, chiamata rumit. Il rumita, che nella sua acconciatura deve avere le braccia aderenti ai fianchi e il corpo interamente nascosto dall’edera, impugna nella destra una canna alla cui estremità superiore è legato un ciuffo di rametti di pungitopo. Con questo bastone armato di spine il rumita bussa alle porte, chiedendo un’offerta, ricevuta la quale silenziosamente si allontana. Il silenzio assoluto del rumita è rispettato e seguito anche da chi riceve la visita. La visita del rumit è una sorta di benedizione da non rifiutare. A fianco alla presenza del rumit, a Satriano è viva anche la tradizione dell’orso, che è per certi aspetti l’equivalente animale della maschera arborea. A piedi, insieme agli orsi, seguono anche La quaresima e i musicisti.

Il seminario inizierà la sera di lunedì 5 febbraio (ore 20.00) e terminerà la sera di domenica 11 febbraio (ore 20.00 circa). Nel corso del seminario sono previsti incontri e momenti di lavoro comune con le varie associazioni che realizzano le maschere e il carnevale di Satriano, con artisti e musicisti che partecipano al carnevale. Il lavoro del seminario si mescolerà alla tradizione del carnevale e, come è uso a Satriano, con-correrà alla sua ri-definizione nel pieno rispetto della tutela dell’autenticità delle maschere.

Il seminario è organizzato da Campsirago Residenza, in collaborazione e con il sostegno di Compagnia Teatrale Petra, Comune di Satriano di Lucania, Associazione Al Parco e Carnevale di Satriano. Il gruppo di formatori è coordinato da Michele Losi, regista e direttore artistico di Campsirago Residenza.

Costo del seminario: 400€ + 10 € di tessera associativa annuale.
La quota comprende:
• seminario
• contributo alle spese di alloggio*
• n. 1 pasto al giorno
• transfer arrivo (5 febbraio 2024, tardo pomeriggio) e ripartenza (12 febbraio 2024, mattina) tra Satria-no di Lucania e Potenza
*Parte del costo dell’alloggio è sostenuto da Compagnia Teatrale Petra, Comune di Satriano di Lucania e Carnevale di Satriano_Al Parco
La quota non comprende:
• viaggio per Potenza o Satriano di Lucania
• n. 1 pasto al giorno, previsto al sacco e acquistato in autonomia dai partecipanti
• eventuale materiale d’uso richiesto agli iscritti

Arrivo e logistica:
È previsto l’arrivo dei partecipanti a Satriano tra le ore 18.00 e le ore 20.00 di lunedì 5 febbraio 2024
La ripartenza è prevista dopo le ore 20.00 di domenica 11 febbraio, in autonomia o lunedì 12 febbraio con transfer in mattinata da Satriano a Potenza.

Aeroporto di riferimento: Napoli
Stazione ferroviaria di riferimento: Potenza
Linea bus: Autolinee Liscio, Flixbus, Miccolis
Transfer organizzato dalla Compagnia Petra: Potenza-Satriano

È previsto l’alloggio in abitazioni locali.

Per iscriversi è necessario inviare una mail a
info@campsiragoresidenza.it allegando una breve presentazione e lettera motivazionale.

Per informazioni e iscrizioni: M. in-fo@campsiragoresidenza.it | T. +39 0399276070

I posti sono limitati, massimo 20 partecipanti. Le iscrizioni si chiudono il 22 gennaio 2024.

Per ulteriori informazioni sulla logistica, transfer, alloggio e pasti: info@compagniateatralepetra.com | T. +39 327 2515604

Info e iscrizioni:
info@campsiragoresidenza.it
T. +39 039927607
SEMINARI RESIDENZIALI di TEATRO nel PAESAGGIO 2023
Inverno, primavera, estate, autunno e ancora…
inverno 23-26 febbraio
primavera 27-30 aprile
estate 6-9 luglio
autunno 11-15 ottobre

Un percorso esperienziale di più incontri nelle quattro stagioni rivolto ad attorǝ, danzatorǝ, performer, musicistǝ, persone interessate ad approfondire la dimensione naturale della percezione e dell’invenzione artistica.

Il corso è un’esperienza volta ad apprendere quelle tecniche necessarie a chi si voglia cimentare in un processo creativo in mezzo alla natura, superando la quarta parete, verso una dimensione più autentica del reale e del performativo. Quattro workshop di quattro giornate ciascuno, legati al fluire delle stagioni e agli elementi della natura. Un’esperienza immersiva a Campsirago, accompagnata da artisti che dal 2001 realizzano cammini e opere nel paesaggio. Il gruppo di formatori sarà coordinato da Michele Losi, direttore artistico di Campsirago Residenza.

NATURALE
Per incontrare la natura è necessario risvegliarla in noi. Gli antichi vedevano ninfe e sileni presso le fonti montane e nei boschi perché erano in contatto con l’umano naturale in loro. I monaci Yamabushi, sul monte Hikosan in Giappone, incontrano ancora oggi i sacri KAMI naturali per mezzo di pratiche fisiche ed ascetiche, nel silenzio e nel cammino.

PRATICA
Dedicandoci, possiamo riaprire i nostri sensi, tornare nella presenza e nella creatività che nasce dall’ascolto. Siamo nati per attraversare paesaggi meravigliosi, meditare nel silenzio vivo di un bosco, per danzare i dolori, le gioie e ciò che ci unisce alla Natura, scambiarci le esperienze profonde con racconti belli
e significativi, per trovare ed esprimere una personale via di canto, unica e irripetibile, a lasciare traccia nel paesaggio del nostro passaggio sulla terra (lo spirito delle parole che rimangono).

TRAINING
Partendo da pratiche di allenamento in natura, da azioni performative, contemplative e formative, da vie di pellegrinaggio che si sviluppano a stretto contatto con i luoghi naturali, svilupperemo l’attenzione percettiva e il sostare sensibile nei luoghi; lavoreremo sul ritmo del corpo, sul movimento nella relazione con gli spazi viventi e naturali. Nella relazione con i cinque elementi attraverseremo pratiche rituali che amplificheranno le nostre capacità di ascolto e la capacità creativa e autorale come esseri viventi e artisti.

PERCEZIONE
Aprire canali percettivi accende la presenza, il senso del mistero e la meraviglia in chi agisce teatralmente, in chi assiste all’azione performativa e in chi partecipa ai percorsi formativi residenziali. Uscendo dagli spazi urbani e dai teatri convenzionali per immergersi nella natura si rintraccia il legame di parentela caro alla tradizione giapponese e alla nostra tradizione pre-cristiana, tra essere umano e natura e si confronta con la vitalità delle nostre radici culturali.

AUTORIALITà
Cura dello spazio ed elementi di regia e di drammaturgia del paesaggio nella creazione dello spettacolo itinerante saranno il cuore pulsante della ricerca della propria personale Via di canto, al centro del percorso inverno, primavera, estate, autunno e ancora…

Sede dei quattro seminari dell’anno 2023 è stato il quattrocentesco Palazzo Gambassi a Campsirago, immerso nei boschi del Monte di Brianza in provincia di Lecco.

I seminari sono stati finanziati dall’Unione europea – NextGenerationEU nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”.

Edizioni precedenti

Partendo dalla propria esperienza artistica Campsirago Residenza ha organizzato in questi anni laboratori residenziali di alta formazione di Teatro nel paesaggio che utilizzano pratiche di allenamento all’ascolto, di percezione del proprio corpo nell’ambiente e di accrescimento della propria capacità di creazione a partire da un lavoro di improvvisazione in relazione con gli altri performer e con il paesaggio.

Le pratiche sono quelle derivanti dal Teatro delle Sorgenti, dallo yoga, dal training fisico individuale e di gruppo, dal Teatro Natura e dalla costruzione di maschere e puppets con elementi naturali. Centrale è l’acquisizione della consapevolezza di come il corpo e la natura, insieme, possano essere fonte di conoscenza, memoria ed espressione, e possano sviluppare la creazione di esperienze poetiche basate sul linguaggio sensoriale e sulla creatività individuale. In particolare il lavoro verteva sull’ascoltare, sull’osservare, sull’agire in rapporto ai quattro elementi, con le piante, con gli animali e con il paesaggio, ricercando una collocazione del proprio fare teatrale in tale contesto extra-ordinario.

I laboratori
 si rivolgono a tutti coloro che desiderano sperimentare questo tipo
 di pratica e di linguaggio artistico, a chi sta studiando nel campo del Teatro, della Performance, della Danza e della Musica, a chi è disposto a mettersi in gioco anche nel silenzio e nell’ascolto, nell’interazione con spazi naturali e nella relazione con gli elementi della Natura.

I laboratori sono stati organizzati nell’ambito del progetto internazionale The International Academy for Natural Arts, promosso da Campsirago Residenza insieme all’Università di Utrecht e alla residenza teatrale Donder Boer Kamp (NL).

Da novembre 2020 a giungo 2021 abbiamo inoltre organizzato un percorso di residenze di alta formazione sulle tecniche del Teatro nel paesaggio insieme a 10 giovani attrici e attori professionisti. Durante il corso di alta formazione, condotto da Michele Losi, Anna Fascendini e Giulietta De Bernardi, abbiamo esplorato quei principi che consentano al performer di agire in un contesto non tradizionale, quale può essere un bosco, un territorio naturale così come uno spazio urbano. Ne è nata una nuova produzione che ha debuttato a Cross Festival a giugno 2022: Amleto. Una questione personale.

Lo spettacolo è nato anche dal desiderio di sperimentare possibilità di commistione tra le azioni di teatro nel paesaggio, le performance immersive e quelle per uno spettatore solo: le strade che gli artisti di Campsirago Residenza indagano da anni e che sono state oggetto del corso di alta formazione da cui questo spettacolo nasce.

Nel video di Luca Gasparro raccontiamo questa intensa esperienza.

Alberi maestri 22 -24 marzo 2019
Formatori: Michele Losi, Silvia Girardi

Gli alberi maestri e l’intelligenza del mondo vegetale sono stati il tema del laboratorio di Teatro nel paesaggio, che abbiamo organizzato nei giorni di inizio primavera 2019. Il cuore tematico del lavoro è stata l’analisi della vita e delle caratteristiche di alcune specie di alberi presenti alle nostre latitudini, la loro relazione con le tradizioni popolari e i rituali ad essi connessi, gli studi scientifici sul movimento e sulla comunicazione delle piante che, in particolare negli ultimi anni, ci hanno mostrato la complessa intelligenza del mondo arboricolo, la sua capacità di agire in rete, di affrontare insieme difficoltà.

Tra le domande che ci siamo posti nell’affrontare il laboratorio: Qual è il punto di vista degli alberi? Dove si colloca la differenza tra il camminare e l’essere radicati? Qual è l’importanza delle diverse parti della pianta, ed in particolare della corteccia, delle radici, della chioma, dei rami e del fusto? Quali sono i principali rituali collegati all’equinozio di primavera, alla festa di San Giovanni (inizio estate), all’equinozio d’autunno ed all’antica festività del Sole Invictus? Il centro del lavoro del laboratorio è stato il binomio del camminare e dell’essere radicati. Abbiamo lavorato sulle differenti forme del camminare nel paesaggio, con una forte attenzione allo sguardo e alla percezione dell’ambiente che ci circonda. Abbiamo lavorato sul radicarci, sulla gemmazione e sulle foglie, sulla relazione fisica ed energetica con le piante, sulla raccolta di materiale naturale e personale.

Attraverso poi la lettura di testi poetici e saggi, meditazione attiva, training vocale e di danza e la costruzione di puppets con elementi naturali, siamo giunti a esplorare un luogo specifico con un sguardo nuovo e differenti suggestioni sensoriali. Siamo andati alla ricerca del genius loci e alla scoperta di luoghi reali e immaginari, in un lavoro di condivisione fra i partecipanti e i performer, per giungere, infine, all’ideazione di un processo artistico.

Silvia Girardi, in particolare, ha proposto un percorso di esplorazione sensoriale di ancoramento attraverso il rilascio muscolare, l’analisi di peso e spinta. Partendo dalla consapevolezza di Hara/Tanden come origine dell’impulso creativo – dalla stasi al moto – abbiamo analizzato il movimento a spirale, il giro, la camminata. Aumentando la percezione dell’albero vertebrale e del suo sviluppo nello spazio con il respiro e lo sguardo, mentre ci radichiamo, espandiamo il corpo fisico ed energetico.

E se un giorno nel bosco…
Laboratorio di teatro e natura nei boschi di Campsirago. Settembre 2021

Trovarsi in relazione a quello che siamo: un corpo nella natura. Partendo dall’azione volontaria più semplice, come il camminare, si lascia il rumore quotidiano per entrare in ascolto dei suoni del bosco, così da svuotare la mente e aprire i sensi, stimolando l’attenzione e la percezione. Si passa al risveglio del proprio corpo in relazione agli elementi naturali presenti: il torrente, gli alberi, la luce; infine si dedica un tempo a momenti individuali e collettivi di improvvisazione in relazione allo spazio abitato.