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adulti
60 minuti
DEBUTTO
2018

“…e ogni tentativo di venire a capo di questo mondo col pensiero, è una battaglia che si combatte contro se stessi: io sono il mio nemico, tu sei il tuo.” _ Il Minotauro _ Friedrich Durrenmatt.

San Valentino, una donna all’interno di una stanza.
Cosa fa? Chi è? Cosa ha fatto?
Come un Teseo al femminile, la donna si perde nel labirinto e sa di non essere sola …
Riflettendo sul concetto di unicità e complessità della persona, sulla coesistenza di luce e ombra in ogni identità, lo spettacolo mostra l’esperienza di una liberazione e di un’ammissione, muovendosi tra il teatro e la danza, tra una fitta scrittura drammaturgia e una coreografica.
La protagonista è sospesa nel tempo, tra l’umano e il mostro. Cosa accade se incontriamo quello che ci fa più paura? Siamo capaci di amare anche ciò che ci rende imperfetti?

Al suo primo lavoro come autrice e coreografa Chiara Ameglio, affiancata da Marco Bonadei per una regia e drammaturgia a 4 mani, dice sullo spettacolo:

“Attraverso uno stato performativo fatto di onde emotive, trasformazioni e decadimenti, l’obbiettivo dello spettacolo è quello di essere un’esibizione dell’ombra, un’esaltazione all’imbruttimento, alla libertà dell’imperfetto, un inno all’unicità, all’identità complessa, alla follia che ci abita, al mostro interiore che ci fa paura.
L’integrazione nella sua forma autentica è il punto di interesse. Integrare non nascondere, vedere non giudicare e immaginare. Vorrei che il pubblico fosse testimone e percepisse le crepe e i grovigli del personaggio, riuscendo ad amarlo. Che si domandasse: siamo liberi di essere ciò che siamo, così come siamo? Che percepisse quanto siamo ossessionati dall’aderire a qualcosa di perfetto, quando invece siamo esseri imperfetti e che in fondo siamo tutti un po’ mostri, streghe ammaliatrici, violenti tiranni, vigliacchi alla vita.”

idea, coreografia e interpretazione Chiara Ameglio, regia Chiara Ameglio, Marco Bonadei, realizzazione maschere Marco Bonadei, drammaturgia Chiara Ameglio, Marco Bonadei (grazie a Giacomo Ferraù), direzione tecnica e light design Giulia Pastore, sound design Diego Dioguardi, scene Maddalena Oriani, produzione fattoria vittadini e Campsirago Residenza
Rassegna stampa
20/02/2019 Agenda Viaggi
21/02/2019 Klpteatro