Al via il terzo weekend del Giardino delle Esperidi Festival!

By 3 Luglio 2019 notizie

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio 72 ore di teatro, performance nel bosco, musica e cene con gli artisti in location uniche!
12 spettacoli, 4 giovani compagnie emergenti, una prima nazionale, una prima regionale, il nuovo spettacolo di ScarlattineTeatro, per un programma davvero intenso.

Venerdì 5 luglio, alle ore 19.30, apre il terzo weekend del Festival la cena-spettacolo Saga salsa di QUI e ORA Residenza Teatrale, allestita nella Piazza della Stazione di Olgiate Molgora: una location non convenzionale scelta dal festival per portare sempre più il teatro a contatto diretto con la comunità e il suo territorio. Attorno a un grande tavolo, tra una portata e l’altra servite al pubblico, una nonna, una madre e una figlia raccontano con ironia la storia di famiglia legata, nelle generazioni, alla preparazione della tradizionale salsa al pomodoro.

In serata due lavori che, attraverso linguaggi differenti, esplorano l’inconscio, le nostre paure, la ricerca interiore della propria identità.

Trieb

Alle 21.00 a Villa Gola di Olgiate Molgora, casa appartenuta al pittore Emilio Gola e ancora proprietà della famiglia, la danzatrice Chiara Ameglio presenta il suo primo lavoro come coreografa e autrice, TRIEB_L’indagine, un assolo, tra danza e prosa, istallazione.

Attraverso uno stato performativo fatto di onde emotive, trasformazioni e decadimenti, lo spettacolo, coprodotto da Fattoria Vittadini e Campsirago Residenza, riflette sull’unicità e complessità della persona e sulla coesistenza di luce e ombra in ognuno di noi.

il giardino delle esperidiNella splendida cornice di Villa Sommi Picenardi, sempre a Olgiate Molgora, va in scena alle 22.30 Angst. Il dramma perfetto. nuovo lavoro di Giulietta De Bernardi con la consulenza drammaturgica di Michele Panella, produzione ScarlattineTeatro e Campsirago Residenza: liberamente ispirato al romanzo Paura di Stefan Zweig e all’omonimo film di Roberto Rossellini, Angst è un monologo che percorre i meandri della psiche. La memoria della protagonista riaffiora tra confessioni e visioni deformate che rivelano la parte più fragile dell’io, quella che trema nell’incertezza e nell’ossessione dei sensi di colpa, reali o immaginari. Lo spettatore viene accompagnato in un viaggio onirico e psichico in cui musica, immagini cinematografiche, ombre, voci e corpo si mescolano in un’unica narrazione.

La giornata di sabato 6 luglio inizia alle 17.30 con la performance itinerante ed esperienziale Alberi maestri, di Pleiadi che, da Villa Maria a Olgiate Molgora, condurrà il pubblico su un sentiero nel bosco fino al borgo di Campsirago. Alberi maestri è un percorso poetico, visivo, sonoro e sensoriale alla scoperta degli alberi e della stupefacente intelligenza del mondo vegetale. Guidato da performer e dotato di cuffie, il pubblico vivrà un’intensa esperienza lungo la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo.
Alle 19.30 nel parco di via Sommi Picenardi a Olgiate Molgora il pubblico potrà cenare insieme agli artisti del festival.

foto di Elisa NocentiniA Casa Gola a Olgiate Molgora, alle 21.00 il Festival delle Esperidi ospita in prima nazionale Piccola patria di Lucia Franchi e Luca Ricci, regia di Luca Ricci, produzione CapoTrave-Infinito. Un testo per tre attori, ambientato nel nostro presente, diviso in tre parti, il giorno prima, il giorno stesso e il giorno successivo a un referendum locale in cui si chiede agli abitanti di un luogo non identificato se intendano staccarsi dall’Italia e proclamare di nuovo l’indipendenza della loro antica Repubblica. Il vorticoso climax di tensione innescato dall’imminente scelta politica fa emergere le contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano nella relazione tra i tre protagonisti. Lucia Franchi e Luca Ricci firmano uno spettacolo che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di comprendere le reali necessità dei cittadini.

Alle 22.30 nella Sala Civica a Olgiate Molgora uno spettacolo acclamato dalla critica nazionale ed internazionale: Filippo Michelangelo Ceredi in Between Me and P. ricostruisce la storia del fratello scomparso volontariamente nel 1987 all’età di 22 anni, senza lasciare tracce e mai più tornato. Attraverso la penombra e la luce del videoproiettore, Between Me and P. , “uno spettacolo politicamente rilevante e allo stesso tempo profondamente toccante” (Maddalena Giovannelli) crea un dialogo tra i materiali visivi e audio di un archivio, le elaborazioni video dell’artista e la sua presenza scenica, in “una condivisione di emozioni con il pubblico davvero toccante per sobrietà narrativa e rispetto di fragili memorie famigliari” (Claudia Cannella – Hystrio).

ScarlattineTeatro SisaleDomenica 7 luglio, alle 11.00, nella nostra yurta a Colle Brianza, uno spettacolo multisensoriale dedicato alla primissima infanzia (0-36 mesi), Sisale di ScarlattineTeatro, una partitura poetica che accompagna i bimbi allo stupore e alla meraviglia. In scena tanto sale e pochi oggetti agiti con fare semplice e necessario. I bambini ritrovano nei gesti i linguaggi del gioco, le voci e i rumori di casa, dell’intimo.

Nel pomeriggio di domenica un’altra occasione per partecipare alla performance itinerante Alberi maestri di Pleiadi.

L’ultima serata della XV edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, domenica 7 luglio, si terrà sui palchi di Campsirago Residenza. In forma di primo studio Antonello Cassinotti presenta BEUYS ovvero del territorio utopico dell’energia naturale di delleAli Teatro, dedicato a Joseph Beuys che, creando la sua famosa Living Sculpture, più di ogni altro artista ha saputo e voluto incarnare la figura umana del superamento dell’arte, tendendo i propri sforzi in direzione del territorio utopico dell’energia naturale e della comunicazione spirituale.

Debutta in prima regionale, dopo la prima ad Armunia – Festival Inequilibrio, Medea. Live in Corinth di e con Elena De Carolis, ispirato al romanzo di Christa Wolf. Un live rock “intimo e poetico, gridato e plateale”, uno spettacolo a brani costruito come un concerto. Una donna estranea al luogo in cui si trova, alle persone che la circondano, al mondo in cui vive, il suo microcosmo che si fa intimità, delicatezza, fragilità e che sprigiona tutta la sua potenza.

Chiude il Festival la giovane compagnia belga bolognaprocess, finalista Premio Scenario Periferie 2019, con ANTICORPI – Studio, un viaggio-inchiesta in quattro paesi europei che racconta i giovani militanti neo-nazionalisti. Tre attori, un italiano, un francese e un greco, invitano il pubblico a una conferenza che slitta in modo impercettibile verso una domanda inquietante: i tre protagonisti sono rimasti sedotti dall’oggetto della loro ricerca? Occorre osare, farsi contaminare, per comprendere la portata dei neonazionalismi e decostruirne i discorsi, per sviluppare gli anticorpi. (spettacolo sovratitolato)

La notte prosegue con la musica di Luca Maria Baldini che, in una dimensione priva di etichette e necessità identificative, spazia dall’elettronica al postrock/shoegaze, passando per minimalismo e neo-classica senza barriere. I brani del suo nuovo album Before the moon sono come una colonna sonora senza film, dove le immagini di ogni ascoltatore hanno lo spazio per essere vissute.