“Io sono una donna libera e voglio essere libera”
Lo spettacolo, basato su interviste e su una ricerca d’archivio, racconta un episodio unico nella storia antifascista europea: una rivolta organizzata da donne, svoltasi senza spargimenti di sangue e con esito positivo.
In scena c’è un carro. È un banco del mercato ma anche uno dei mezzi di fortuna con cui le carraresi andavano in montagna, in cerca di cibo da scambiare con il sale; ora è un piccolo teatro, ora uno schermo su cui vengono proiettate vecchie foto. Con canzoni, una fisarmonica e immagini tre attrici, interpretano con orgoglio e una punta di ironia le protagoniste di quei giorni: bambine, venditrici, anziane, giovani partigiane.
Menzione speciale Premio Ustica per il Teatro (2007) “per il rigore e la vitalità della ricerca etnografica e d’archivio (divenuta anch’essa oggetto di rappresentazione) con cui le attrici hanno illuminato un episodio al femminile della lotta partigiana, dando corpo, voci e suoni agli aspetti quotidiani di vite antieroiche e ignare della paura, armate di ideali e fantasia, non violente e consapevolmente ribelli.”