XVII Edizione
24 giugno – 4 luglio
2021

Il Giardino delle Esperidi Festival 2020, con il titolo Esperidi on the Moon, è stato uno dei primi festival italiani ad essere realizzati dopo il lockdown. Campsirago Residenza, in un momento storico complesso, ha scelto con forza di proseguire il cammino pluridecennale del festival e realizzare un grande laboratorio di sperimentazione per tutti, sia per chi il festival lo organizza, per gli artisti ospiti e il pubblico.

Mai come quest’anno realizzare il festival è una scelta politica, oltre che poetica. Mai come quest’anno gli artisti si trovano in una situazione completamente nuova, all’interno della quale presentare i propri lavori. Mai come quest’anno il festival, che avrebbe dovuto ospitare molte prime nazionali, si svolge in un momento storico difficile.
Prima dell’emergenza pandemica, avevamo programmato un’edizione con al centro il tema “Natura” e la forma artistica della performance. Avevamo ideato un’edizione che fosse anche una riflessione critica ed artistica sul legame spezzato con la natura e sulla relazione impossibile tra profitto e salvaguardia del pianeta. Oltre 20 titoli, molte prime nazionali. Poi è arrivata la pandemia, a rendere ancora più attuale il tema, a rendere ancora più fragili le nostre esistenze, a farci interrogare sul ruolo fondamentale dell’arte nel definire un futuro possibile e positivo.
La situazione degli ultimi mesi ha posto moltissime problematicità alle compagnie, spesso impossibilitate o poste in una difficile condizione per provare, incontrarsi, lavorare. Ma il festival ha scelto con forza di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di tutti questi spettacoli, che saranno in una forma inedita e sperimentale legata alla situazione attuale e al contesto in cui gli artisti si trovano oggi a lavorare.

 Michele Losi, direttore artistico de Il Giardino delle Esperidi Festival e di Campsirago Residenza

 

La sedicesima edizione delle Esperidi, che si è svolta da sabato 27 giugno a domenica 5 luglio, è stata incontro, arte e visioni. Nove giorni di festival, talk, spettacoli e performance, per ripensare il mondo attraverso l’arte, per prendere coscienza della fragilità dell’essere umano in questo nuovo mondo e dell’urgenza di ricucire il rapporto spezzato con il nostro pianeta. “Si può provare a leggere l’operazione artistica di Esperidi on the Moon come il tentativo di usare la performance per comprendere su quali attributi della natura vale concentrarsi per «definire un futuro possibile e positivo». L’originalità del festival risiede nell’operare un interessante cambio di prospettiva.” Enrico Piergiacomi – Teatro e Critica

Riavvicinarsi, riconnettersi, tra persone e con la natura, tornare a portare in scena l’arte e la bellezza, questi sono stati gli intenti di Esperidi on the Moon. Un’edizione di sedici titoli, di cui due prime e tre anteprime nazionali, che ha proposto performance site- specific e di ricerca, esperienze artistiche itineranti nella natura, spettacoli di drammaturgia contemporanea e opere che fondono insieme diversi linguaggi performativi.

Il Festival ha ospitato tre talk: “Pensare la terra”, con la partecipazione di Fabrice Olivier Dubosc, Oliviero Ponte di Pino, Gerardo Guccini, Emilio Padoa-Schioppa, Michele Losi e Marco Maria Linzi; la presentazione del libro di Simone Pacini; l’incontro a cura di Oliviero Ponte di Pino con il medico Vittorio Agnoletto in dialogo con Michele Losi; Il 4 e 5 luglio si è tenuta inoltre a Campsirago Residenza la prima tappa 2020 del progetto “Lo stato dell’arte” a cura del Tavolo delle Idee del Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea.

Dal 20 al 28 giugno un’anteprima del festival con due laboratori intensivi condotti da Cinzia Delorenzi e dalla compagnia Riserva Canini: due seminari di alta formazione nella natura di Campsirago.

Ha aperto Esperidi on the Moon, sabato 27 giugno, il talk dal titolo Pensare la terra: sono intervenuti lo psicologo e autore Fabrice Olivier Dubosc, Oliviero Ponte di Pino- scrittore, giornalista, critico teatrale e conduttore di Radio RAI 3, Gerardo Guccini- professore associato di Discipline dello spettacolo all’Università di Bologna. Emilio Padoa-Schioppa- professore di Ecologia all’Università Milano-Bicocca, Michele Losi, regista, direttore artistico, e Marco Maria Linzi, regista: un dialogo per pensare e ripensare la terra in termini antropologici, psicologici, ecologici e artistico-culturali.

Nel pomeriggio ha debuttato dal vivo di Favole al telefono di Campsirago Residenza: dopo tre mesi di emergenza in cui è stato realizzato al telefono e a distanza per 1000 famiglie, lo spettacolo è andato in scena in prima nazionale nella sua forma originaria.

Nella serata, nel parco di Villa D’Adda Sirtori di Olginate, il Teatro della Contraddizione con l’ultimo suo, colossale, lavoro: Weiss Weiss L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser, scritto e diretto da Marco Maria Linzi. “Lo spettacolo, con un cast di undici interpreti, è denso di temi, affrontati con una poetica disarmante, spesso venata di grottesco. Undici bravissimi attori si muovono talvolta leggeri, tanto da sembrare quasi portati via dagli ombrelli che tengono aperti sulle loro teste, deboli armature per ripararsi dal mondo crudele. Altre volte invece si contorcono, come animali spaventati in fuga da un domatore malvagio.” Raffaella Roversi -2duerighe. Una scelta precisa, quella di fare inaugurare il Festival delle Esperidi al Teatro della Contraddizione, simbolo di tutti i teatri che resistono con determinazione alle difficoltà economiche e al lungo momento di chiusura.

Domenica 28 giugno sul lungo lago di Olginate, è andato in scena lo spettacolo itinerante E io non scenderò più della compagnia Stradevarie, in una nuova versione tutta famigliare, allestita durante la quarantena. Nel pomeriggio si è tenuto l’interessantissimo incontro a cura di Oliviero Ponte Di Pino con Vittorio Agnoletto e Michele Losi sul tema teatro e salute. Il Talk è inserito nel ciclo di incontri a cura di Oliviero Ponte di Pino “A cosa serve il teatro?”, dialoghi tra discipline diverse attorno al tema del teatro nella nostra società.

Qui e Ora Residenza Teatrale ha presentato TRE_quanto vale un essere umano? Working progress con la regia di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti: una ricerca sul valore dell’essere umano, sull’identità, sul nostro corpo in rapporto con gli altri corpi in questo nuovo mondo scosso e trasformato. Natiscalzi DT ha portato a Esperidi on the Moon, in prima replica site-specific, Annotazioni per un Faust_studio per luoghi remoti, progetto e regia di Tommaso Monza: un’esplorazione attraverso la danza della figura simbolica del Faust nella nostra contemporaneità.

Lunedì 29 e martedì 30 giugno sono tornati in scena due performance delle compagnie di Campsirago Residenza: Alberi maestri di Pleiadi e Hamlet private di ScarlattineTeatro.

Mercoledì 1 e giovedì 2 luglio alle 20.30, nel prato di Mulino Tincati a Olgiate Molgora, Esperidi on the Moon ha osptato la piccola compagnia Palazzo Tavoli con LUACHI (primo studio)_viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi: una personale via dei canti, seguendo la melodia di un popolo, quello calabrese, che non conosce il nomadismo se non come scelta necessaria ed estrema e che nasce e muore circoscritto nel perimetro di un campo di grano, di un uliveto, del mare antistante il paese.

Gli Omini hanno presentato in prima nazionale Coppa del Santo. L’agonismo al tempo del distanziamento sociale, una nuova, inedita, versione de L’asta del Santo del 2011, scritto da Giulia Zacchini con Luca Zacchini e Francesco Rotelli. Due serate di torneo, una gara tra 32 grandi, ultravenerati o misconociuti, improbabili e impossibili Santi. Dai sedicesimi di finale è stato il pubblico a decretare i vincitori delle due serate!

Il 3 luglio a Campsirago Residenza, si è tenuta la presentazione del libro “Il teatro sulla Francigena. Trenta attori in cammino dalla Toscana alla Francia” di Simone Pacini. Un bellissimo incontro con l’autore insieme al giornalista e scrittore Roberto Rizzente.

Sabato 4 luglio, l’anteprima nazionale di Radio Olimpia, Bomba libera tutt! del Collettivo MMM, vincitore del bando OPEN 2020, promosso da Pergine Festival con Il Giardino delle Esperidi Festival, Indisciplinarte, InVisible Cities – Contaminazioni digitali, Periferico Festival e ZONA K: un evento collettivo e comunitario, una festa dedicata ai giochi, alla competizione, ma fuori da ogni logica di profitto economico, aperta ad accogliere istanze artistiche, performative e culturali.

Nel bosco di Campsirago, in anteprima assoluta è stato presentato alle Esperidi il Progetto Conrad- In to THEatre Wild©, nuova ricerca della compagnia INTI e Campsirago Residenza, concepita e avviata tra Lombardia e Puglia nei mesi di quarantena da un collettivo di artisti: Luigi D’Elia e Michele Losi – direzione artistica e narrazione, Michela Cerini e Alvise Crovato – immagini, Diego Dioguardi – suono. “Un ritorno di senso e forma alla performance in natura” Luigi D’Elia; “Verso una non performance dell’estremo, nella relazione con la natura e se stessi” Michele Losi. Così la stampa ne ha parlato: “Lo spettatore che ascolta le parole di Conrad che parlano dei misteri primordiali/oscuri della natura è indotto a guardare quest’ultima con occhi nuovi, più attenti e insieme più inquieti.” Enrico Piergiacomi – Teatro e Critica; “Si va a caccia di una figura selvaggia attraverso luoghi in cui anche le tracce di vita vissuta possiedono una forza ipnotica. Il testo si svela attraverso echi sparsi in luoghi dalla magia inquietante.” Vincenzo Sardelli -Krapp’s Last Post. Il progetto Conrad è un progetto visionario e internazionale di co-narrazione poetica dei luoghi insieme al loro spirito selvaggio, una composizione sonora, fisica e partecipata che traccia nuove mappe wildrness. Cuore di tenebra di Joseph Conrad è la matrice di una narrazione nuova, che nasce in presa diretta con la natura, un ribaltamento della qualità della ricerca artistica, verso una pratica che metta l’esperienza davanti alla comprensione, il battito davanti alla grammatica, il wild davanti all’ordine e all’estetismo dell’uomo.

Sempre sabato 4 luglio, sul palco di Campsirago Residenza, è andato in scena lo spettacolo forse più rappresentativo dell’immaginario di questa edizione: Vieni su Marte della compagnia pugliese Vico Quarto Mazzini. In questa edizione così speciale uno spettacolo che porta nello spazio, “che indaga le ragioni del continuo anelare di noi esseri umani ad essere altrove, o ad andare nei luoghi più remoti dell’universo. ” Enrico Piergiacomi – Teatro e Critica. Ha chiuso la lunga giornata di sabato 4 luglio il concerto-spettacolo di Camilla Barbarito A zonzo per la dolce vita, un’immersione nel mondo del grande compositore Nino Rota attraverso alcune versioni ‘chanson’ del suo vasto repertorio per film.

L’ultima giornata di festival, domenica 5 luglio, si è aperta con l’anteprima nazionale di Alberi maestri Kids di Pleiadi, performance itinerante ed esperienziale nel bosco di Campsiargo dedicata ai bambini: “Il potere creativo dell’arte. Una sinfonia di suoni e colori. Il teatro di Losi è sempre più immersione panteistica, deformazione panica, fusione con gli elementi. Il racconto, suadente, avvolgente, mai invasivo, ghermisce i bambini non per imbrigliarli, ma per liberarne lo slancio immaginifico.” Vincenzo Sardelli – Krapp’s Last Post

Nel pomeriggio il talk “Lo stato dell’arte” a cura del tavolo delle idee di progetto C.Re.S.Co e, in serata, The Great Giant Leap della compagnia Fossick Project, uno spettacolo di teatro d’ombre, ideato a Jaisalmer. L’illustratrice Cecilia Valagussa e la cantautrice Marta Del Grandi hanno portato in scena un racconto visivo e sonoro che si ispira alla diversità delle specie animali e dei paesaggi del mondo e suggerisce una riflessione su l cambiamento climatico.

Esperidi on the Moon, la cui direzione artistica è curata da Michele Losi, è un progetto di Campsirago Residenza con il sostegno di MIBACT, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo. Ha il riconoscimento di Europe For Festivals e il patrocinio della Provincia di Lecco. Ha il contributo della proloco di Olginate. Mecenate tramite Art Bonus Baggi. Media partner dell’edizione 2020 Radio Popolare, La Provincia di Lecco, Krapp’s Last Post, Trovafestival.

Spettacoli

Favole al telefono, Campsirago Residenza DEBUTTO LIVE
Weiss Weiss. L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser. Teatro della Contraddizione
E io non scenderò più, Compagnia Stradevarie
Annotazioni per un Faust _studio per luoghi remoti, Natiscalzi DT
TRE_quanto vale un essere umano? Working progress, Qui e Ora Residenza Teatrale STUDIO
Alberi maestri, Pleiadi
Hamlet private, ScarlattineTeatro
LUACHI (primo studio) viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi, piccola compagnia Palazzo Tavoli
Coppa del Santo. L’agonismo al tempo del distanziamento sociale, Gli Omini PRIMA NAZIONALE
Radio Olimpia, Bomba libera tutt!, Collettivo MMM ANTEPRIMA NAZIONALE
Progetto Conrad- In to THEatre Wild©, INTI Campsirago Residenza ANTEPRIMA NAZIONALE
Vieni su Marte, Vico Quarto Mazzini
A zonzo per la dolce vita, Camilla Barbarito
Alberi maestri Kids, Pleiadi ANTEPRIMA NAZIONALE
The Great Giant Leap, Fossick Project