ALBERI MAESTRI nel bosco tra Mondonico e Campsirago

By 3 Febbraio 2020 spettacoli

Domenica 16 febbraio secondo appuntamento nel bosco tra Mondonico e Campsirago con “Alberi maestri nel variare delle stagioni”.

Alberi maestri è una performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Un cammino d’incontro con il mondo vegetale, con la sua stupefacente esistenza, con la sua complessità, la sua intelligenza e la sua incredibile capacità di analizzare e risolvere situazioni complesse, di agire in rete, di affrontare traumi e aggressioni. Guidato da un performer, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi, gli esseri viventi più antichi del pianeta che, come grandi giganti, assistono al passaggio delle generazioni, alla precessione degli equinozi, alle ere glaciali, così come al movimento di un piccolo insetto sulla loro corteccia. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo.

Quanto sappiamo davvero degli alberi, della infinita complessità del mondo vegetale? In realtà quasi nulla, e proprio per questo tendiamo a non considerarli come la parte più essenziale della vita sulla Terra. Solo gli alberi, non considerando tutti gli altri vegetali, sono 3000 miliardi sulla terra e grazie alla fotosintesi producono tutto l’ossigeno libero presente sul pianeta e tutta l’energia chimica consumata dagli altri esseri viventi. Le piante hanno molti più sensi degli animali, vivono in comunità non gerarchiche ed estremamente complesse allo stesso tempo, comunicano tra loro, si sostengono, compiono lunghe migrazioni da un capo all’altro del pianeta, sono in grado di superare traumi profondi, portano la vita laddove era scomparsa, riuscendo a rendere fertili terre e paesaggi deserti.

In Alberi maestri parola, suono, cammino, attraversamento, installazioni e contatto si fondono in un percorso sensoriale che passa attraverso 19 quadri, dislocati lungo il cammino.

Al termine della performance sarà donato a ogni partecipante un seme, principio della vita vegetale, e della vita dell’intero pianeta, ciò che permette la continua rinascita, l’organo simbolo della sopravvivenza della specie. Ogni persona del pubblico potrà portare a casa e piantare uno dei bellissimi semi scelti e offerti da Fratelli Ingengoli.

Ritrovo e partenza ore 10.30: Villa Maria, via Mondonico 1, Olgiate Molgora, fraz. Mondonico (LC)

Arrivo: Campsirago Residenza, Colle Brianza, fraz. Campsirago

 

Durata 90 min

 

BIGLIETTI:

Intero: 12€

Ridotto: 10€

(Riduzioni: under26, over65, LAIVin CARD, residenti di Colle Brianza e Olgiate Molgora)

PRENOTAZIONI: T 039 9276070 | info@campsiragoresidenza.it

 

Con il patrocinio del Comune di Colle Brianza e del Comune di Olgiate Molgora

Si ringrazia Fratelli Ingegnoli per il prezioso dono dei semi.

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

8 marzo, 26 aprile, 10 maggio, 21 giugno, 20 settembre, 18 ottobre, 15 novembre, 27 dicembre

 

RASSEGNA STAMPA

“Ogni sosta è una scoperta che richiede l’uso di tutti i sensi, un’immersione completa e rivolta a chiunque, sia per l’agilità con cui è possibile compiere il percorso, sia per l’accurata selezione delle parole; tutti elementi che suggeriscono una decisa vocazione pedagogica che accoglie la complessità e cerca di restituirla attraverso un discorso poetico. Si scopre così una natura laboriosa e incredibilmente intelligente, risoluta nel resistere alle avversità, in grado di adattarsi, pronta a ribellarsi e capace di chiedere aiuto.” Arianna Lomolino – Hystrio

“Questo progetto di Michele Losi, Sofia Bolognini e Silvia Girardi richiama fusioni paniche di dannunziana memoria, sfrondate però di ogni narcisismo. Tacciono gli spettatori, carpendo l’orchestra formata dalla natura: ruscelli, uccelli, il soffio del vento tra gli alberi.
Un concerto sinestetico asseconda i suoni di Luca Maria Baldini e Diego Dioguardi. Dotati di cuffie, guidati da performer, facciamo conoscenza con la peonia e il frassino, con la quercia, il castagno, il ciliegio. […] Bastano la natura, la poesia, la presenza silenziosa di ninfe dell’acqua, di figure femminili eteree sottili come radici, a fare da estensione della vista, a dilatare gli altri sensi liberi di ogni residuo corporeo, affinati dentro una dimensione onirica.” Vincenzo SardelliKrapp’s Last Post

Non siamo davanti a un classico spettacolo teatrale, l’idea del collettivo Pleiadi guidato da Michele Losi è quella di un viaggio, nel vero senso della parola, all’interno della natura […]. Un’avventura che ti aliena dal mondo contemporaneo e ti riporta agli albori del pianeta facendoti vivere due ore di silenzio in cui gli unici rumori sono quelli del bosco, sia reali che trasmessi attraverso le cuffie in dotazione. Nella drammaturgia di Sofia Bolognini, Liliana Benini e Michele Losi troviamo tre voci. Una didascalica che entra più nel dettaglio scientifico del mondo delle piante, una poetica che vede il lato romantico dietro ogni foglia infine una che possiamo chiamare popolare e che spiega con un accento romano in le dinamiche degli alberi. Inoltre, nel mezzo della passeggiata, non mancheranno incroci a sorpresa con le “creature del bosco”.

Incontrando castagni, ciliegi, frassini e querce il viaggio vola via mischiando scienza, poesia e tradizione, ogni partecipante potrà essere colpito da un aspetto particolare delle informazioni ricevute, il tutto per una performance che è già pronta a replicarsi anche in altri ambienti naturali.” Ivan Filannino – Milano Teatri

“Politico è anche il messaggio che sta dietro alla principale scelta progettuale della performance: l’atto del camminare. Alberi Maestri è un’opera democratica: riduce all’osso le velleità intellettuali e si lascia fruire da chiunque sia in grado di affrontare una camminata in montagna, senza bisogno di particolari conoscenze teoriche. La natura di questa performance la rende senza dubbio un valido punto di partenza per avvicinare al teatro chi crede, non sempre sbagliando, che le arti performative siano difficili da capire o noiose da seguire.” Emanuela Gussoni – Stratagemmi Prospettive Teatrali

“Nelle cuffie – a tratti il pubblico è invitato toglierle per concentrare la propria attenzione sui rumori di foglie e insetti, acqua e vento – udiamo la descrizione dei vari alberi, ma anche riflessioni sulla trascuratezza con cui l’uomo tratta la natura e poi poesia, riferimenti al Vangelo… Una drammaturgia composita eppure coinvolgente, che amplifica l’incanto del bosco e dei suoi abitanti – vegetali e animali – che ora, concluso il cammino e giunti alla fine della salita, ci appaiono meno estranei e, anzi, elementi pulsanti all’unisono con la nostra anima.” Laura Bevione – PAC PaneAcquaCulture

“Durante il tragitto, oltre all’ascolto di una storia rigorosamente in cuffie, a sorpresa si possono incrociare splendide creature. Alberi Maestri è un’esperienza da fare.” TI TO – TAGteatro

 

ALBERI MAESTRI

composizione nello spazio Michele Losi | drammaturgia Sofia Bolognini, Michele Losi | coreografie Silvia Girardi | costumi e scene Stefania Coretti | suono Luca Maria Baldini, Diego Dioguardi |in scena Luca Maria Baldini, Liliana Benini, Sofia Bolognini, Noemi Bresciani, Silvia Girardi, Arianna Losi, Michele Losi, Caterina Momo, Valentina Sordo | un progetto di Pleiadi, Campsirago Residenza | in collaborazione con The International Academy for Natural Arts (NL)