“Paola Tintinelli ha la capacità di farsi esplodere Dioniso negli occhi, e di conservare, costante come la stella polare, lo sguardo dei fiori di Cioran, sconcertati e sconvolti dalla presenza umana. [..] Come ricorda Buster Ketaon, ha ben presente che il silenzio è degli dei, e lo diventa anche lei un piccolo dio, un dio della Bovisa” Danilo Caravà.
“Una serie di gesti feriali ed evanescenti che, grazie alla precisione e alla densità di questa artista minuta e possente, assumono la forza dell’oggettività, finanche dell’universalità.” Michele Pascarella
“Mario-Paola trasmette poesia con ogni suo gesto, con ogni minima espressione. Se ti fermi a guardarla, così, spogliata di ogni sovrastruttura formale esistenziale, ti sembra di vedere il Teatro, ti pare di riuscire a catturarne l’essenza stessa in un unico scatto.” Modulazioni Temporali – A.B.
Alle ore 20.00 per il pubblico che lo desidera è organizzata alla trattoria Stala del Rè di Campsirago una cena con menù ispirato allo spettacolo e il bellissimo panorama su Montevecchia e sulla vallata illuminata dalla miriade di piccole luci della città.
Menù:
Gnocco fritto con salumi e formaggi oppure con verdure e formaggi.
Tortellini di carne (in brodo di verdure a Km0) oppure passatelli (in brodo di verdure).
Fetta di torta artigianale
Un bicchiere di vino, acqua e caffè
Prezzo convenzionato 15 € a persona.
Biglietti: 12€ / 10€ ridotto under 25, over 65, residenti di Colle Brianza
Omaggi: accompagnatori persone con disabilità.
Cena: 15€
È possibile l’acquisto dei biglietti dello spettacolo in prevendita online sul sito 18tickets o direttamente in cassa (fino a esaurimento posti). Prenotazione altamente consigliata per la cena entro venerdì 31 marzo. Possibilità di menù alternativi per celiaci, intolleranti al lattosio o per diete particolari.
Info e prenotazioni: Mail info@campsiragoresidenza.it | Tel. 0399276070 | Cell. 375 67 00 532
Rassegna stampa
La drammaturgia è negli occhi di Paola Tintinelli, nelle espressioni del viso, nell’impianto scenico che si prospetta come un’allegoria della vita, spazi e tempi differenti sono rappresentati come se fossero usciti da un fumetto, emerge un universo fantastico e immaginario, espressione del mondo interiore del protagonista. Angela Villa
Note di regia
Jannacci, di cui amo la poesia, e una radio che trasmette previsioni del tempo. Non lo definirei spettacolo…è come un block notes, sono annotazioni, di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali, attività parallele, lettere, giornali, calendari, indirizzi, date, mappe di viaggio, incontri niente… La storia è “una” storia, mille storie, la mia storia.
Il luogo è una stanza, un angolo di una strada, un armadietto…l’anticamera della morte.
“Sei pronto?
Mai
Lì con mille oggetti…Non servono a nulla
…e neanch’io…
Sono oggetti
…e anche io…”
Poi c’è l’uomo… un corpo umano… un fragile e poetico imballaggio dello scheletro della morte e della speranza di durare fino al giudizio universale. Non pronuncia una parola, muto e vuoto come una tomba, rende pubblico ciò che nella vita dell’individuo c’è di più segreto che contiene in sé un valore supremo che al mondo può apparire ridicolo, piccolo, una miseria. L’arte trae quella miseria alla luce del giorno. …che cresca e governi!
Lo spettacolo è stato fatto in grandi e piccoli teatri d’Italia, all’università occupata di Bologna, in un garage a
Sesto, in una osteria di Roma, in una cascina a Stradella, durante un Aperilive a Milano, per strada….. La
mia gratitudine e riconoscenza vanno a Giulietta Masina e Fellini per La strada e I Clowns, a De Sica per Miracolo a Milano e Il Giudizio universale, a Totò, Buster Keaton e Charlie Chaplin per essere esistiti, a S. Beckett , a T. Kantor pittore e uomo di teatro. Ai miei ex colleghi postini che resistono a 40 anni di marciapiede.
Paola Tintinelli