Sabato 28 ottobre, alle ore 21.00, va in scena a Campsirago Residenza il mongolo di e con Pierpaolo Piludu Pesticidio, il racconto di una terra offesa, ma anche dell’amore per la sua difesa.
Pesticidio racconta il dramma di una famiglia del Campidano che rifiuta di vendere la propria terra e la casa costruita in una vita di lavoro a una grande azienda dedita alle coltivazioni intensive. E lo fa attraverso la voce di Bachisio, magistralmente interpretato da Pierpaolo Piludu, unico attore in scena, contadino come il padre e il nonno. Tutta la sua vita è stata dedicata all’amore per la terra, coltivata da generazioni con metodi tradizionali e rigenerata grazie ai suggerimenti del figlio Michelangelo, fresco di laurea in scienze agronomiche. Suggerimenti che non fanno altro che riprendere gli usi antichi e renderli contemporanei grazie alla tecnologia e agli studi sulla luce e sui materiali. E così la famiglia, grazie a un progetto pensato da Michelangelo insieme ad alcuni colleghi, ristruttura la casa e ne fa un eccellente modello di bioedilizia mentre i campi sono curati con accorgimenti per arricchire le coltivazioni e raccogliere l’acqua. Un piccolo gioiello nella campagna ammirato da tutti, dove Bachisio e la sua sposa Maria Grazia (ne sentiamo la voce interpretata da Lia Careddu) amano passeggiare tra melograni e vitigni. Il dramma arriva quando l’azienda Bentulare, che di sardo ha solo il nome rubato a un antico detto di contadini, inizia a offrire soldi per acquistare case e terreni.
La vicenda raccontata da Bachisio/Pierpaolo è una storia di invenzione, ma è una storia che conosciamo bene: sono migliaia i lavoratori sardi che negli ultimi decenni sono stati invitati, spesso con la prepotenza, a lasciare le terre con il miraggio di una vita comoda e un po’ di soldi da parte. Ce lo ricorda Ottana, dove il polo industriale ha scalzato campi e pascoli per lasciare un deserto di disoccupazione, ce lo ricordano continuamente le migliaia di ettari di terra abbandonati a se stessi dove incombono come fantasmi grandi stabilimenti oggi chiusi. Invece Bachisio e la sua famiglia difendono la casa e la terra e combattono con i loro deboli mezzi la potente azienda che avvelena campi, acqua e aria con il grande atomizzatore che sparge pesticidi.
Una riflessione preziosa, quella di Cada Die Teatro, soprattutto in un momento come questo in cui si fa sempre più pressante l’esigenza di guardare a nuovi modelli di vita sostenibili e in cui è sempre più pressante la minaccia delle grandi produzioni intensive. Un miraggio di benessere, appunto, che ci ha fatto dimenticare per troppo tempo che il patrimonio più prezioso è quello che abbiamo avuto in eredità da chi ci ha preceduto: l’aria, l’ambiente, il paesaggio, la bellezza.
di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra | con Pierpaolo Piludu | voce fuori campo Lia Careddu | regia Alessandro Mascia | direzione tecnica e luci Giovanni Schirru | realizzazioni sceniche Marilena Pittiu e Mario Madeddu | con la collaborazione di Franzisca Piludu | documentazione video Andrea Mascia | consulenza scientifica Giampietro Tronci e Luigi Usai (Crùu, progetto B.a.r.e.g.a) | organizzazione Tatiana Floris
Biglietti: 12€ / 10€ ridotto under 25, over 65, residenti di Colle Brianza
Alle ore 20.00 alla trattoria Stala del Re (adiacente a Campsirago Residenza) potete cenare, socializzare e godere del bellissimo panorama su Montevecchia e sulla vallata illuminata dalla miriade di piccole luci della città. Una vista spettacolare a 700 metri di altezza e un menù sardo
Menù:
Antipasto di schiacciatina con pecorino sardo, miele, olive e carciofi
Frègula (pasta di semola di grano duro) con sugo di verdure e ricotta di capra prodotta sul Monte di Brianza
Pardulas (dolce di ricotta)
Un bicchiere di vino, acqua e caffè
Prezzo speciale per il pubblico dello spettacolo 15€.
Prenotazione altamente entro venerdì 27 ottobre. Possibilità di menù alternativi per celiaci, intolleranti al lattosio o per diete particolari.
Prenotazioni: T. 039 9276070 | Cell. 375 67 00 532 | M. info@campsiragoresidenza.it