Sabato 15 e domenica 16 dicembre Sisale al Teatro Bruno Munari di Milano

By 13 Dicembre 2018 Marzo 6th, 2019 spettacoli
Sisale ScarlattineTeatro

Tatò, una piccola tartaruga nata tra le montagne parte per un viaggio: passaggi in salita e in discesa, avventure, incontri, mentre il paesaggio bianco e incantato si trasforma. C’è il mare, un sole di sale, pianure, strade e percorsi e Tatò arriva finalmente a deporre le uova. E, così, la vita riprende. Un partitura poetica che accompagna i bimbi allo stupore e alla meraviglia. Il silenzio diviene suono, canto, nenia, culla, carezza.

In scena tanto sale in scena e pochi oggetti agiti con fare semplice e necessario. I bambini seduti a semicerchio intorno alla scena vivono un tempo di coinvolgimento e di partecipazione emotiva. I piccoli spettatori ritrovano nei gesti i suoi linguaggi del gioco, le voci e i rumori di casa, dell’intimo. E sono loro che arrivano, poco a poco, a prendersi tutto lo spazio, tutto il gioco e a far propria la scena.

Lo spettacolo di ScarlattineTeatro Sisale, dedicato alla primissima infanzia (0 – 5 anni), è in scena sabato 15 (ore 17.00) e domenica 16 dicembre (ore 10.30) al Teatro Bruno Munari di Milano.

Teatro Bruno Munari
Via Giovanni Bovio 5, Milano
Tel. 02.27002476 | prenotazioni@teatrodelburatto.it

NOTE DI REGIA
«In un percorso segnato dalle tracce del divenire del tempo e del luogo, Tatò, piccola tartaruga nata per caso tra montagne di sale, trova qualcuno che le offre terreno fertile alla crescita e, attraverso visioni e ondeggianti tra la realtà e il sogno, arriva finalmente a deporre le uova. Tatò, come ogni bambino, ha bisogno di qualcuno che di lui si prenda cura, e Anna, l’attrice, lo accompagna nel crescere fino a spingerlo ad esplorare il mondo.
Un video rimanda a mondi lontani e vicini e fa da fertile contesto al susseguirsi di giochi inusuali mossi dal canto di una ninna nanna africana.» Bruna Pellegrini.

«I bambini così piccoli sono da accarezzare con cose belle, accompagnare allo stupore. Senza mai dimenticare che quelli da cui poter di nuovo imparare sono solo loro.» Anna Fascendini