Esperidi on the Moon

By 28 Maggio 2020 notizie

Dal 27 giugno al 5 luglio torna Il Giardino delle Esperidi Festival, quest’anno dal titolo Esperidi on the Moon. Mai come quest’anno realizzare il festival è una scelta politica, oltre che poetica. Mai come quest’anno gli artisti si trovano in una situazione completamente nuova, all’interno della quale presentare i propri lavori. Mai come quest’anno il festival, che avrebbe dovuto ospitare molte prime nazionali, si svolge in un momento storico difficile.

Prima dell’emergenza pandemica, avevamo programmato un’edizione con al centro il tema “Natura” e la forma artistica della performance. Avevamo ideato un’edizione che fosse anche una riflessione critica ed artistica sul legame spezzato con la natura e sulla relazione impossibile tra profitto e salvaguardia del pianeta. Oltre 20 titoli, molte prime nazionali. Poi è arrivata la pandemia, a rendere ancora più attuale il tema, a rendere ancora più fragili le nostre esistenze, a farci interrogare sul ruolo fondamentale dell’arte nel definire un futuro possibile e positivo.

La situazione degli ultimi mesi ha posto moltissime problematicità alle compagnie, spesso impossibilitate o poste in una difficile condizione per fare le prove, incontrarsi, lavorare. Ma il festival ha scelto con forza di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di tutti questi spettacoli, che non saranno magari nella loro forma ultima e compiuta ma sicuramente in una forma inedita e sperimentale legata alla situazione attuale e alla situazione in cui gli artisti si trovano costretti a lavorare. Mai come in questi giorni parlando con gli artisti e gli amministratori abbiamo percepito spaesamento ma allo stesso tempo la speranza e la gioia di ricominciare. Esperidi on the Moon ha deciso di esserci e diventerà un grande laboratorio di sperimentazione per tutti, sia per chi il festival lo organizza e lo dirige, sia per gli artisti ospiti, che per gli amministratori e per il pubblico. Sarà un momento unico e inedito, una prima riapertura perché il teatro e le arti performative possano nuovamente andare in scena.

Come astronauti del presente il pubblico e gli artisti di Esperidi on the Moon 2020 saranno obbligati quest’anno a confrontarsi con i temi della fruizione, della distanza, a risignificare le opere, a trasformare il concetto stesso di festival, in una sperimentazione realmente inedita, verso nuove forme del farsi comunità.

In questo momento le piazze, le strade, i sentieri rappresentano una rimozione dell’atto sociale dello stare insieme nello spazio pubblico. Il nostro sogno, il nostro lavoro, è tutto teso alla realizzazione di uno spazio onirico e possibile, Esperidi on the Moon, fatto dell’atmosfera che potremo respirare in questo particolare pianeta, fatto di incontro, arte e visioni.

Il festival applicherà i protocolli di Regione Lombardia e Governo per la partecipazione in totale sicurezza del pubblico, degli artisti, dei tecnici, degli organizzatori e dello staff.

Come sempre, le Esperidi saranno itineranti e quest’anno si svolgeranno nel comune di Colle Brianza, dove ha sede la nostra residenza nella frazione di Campsirago, nella frazione di Consonno del comune di Olginate e nei comuni di Ello e OlgiateMolgora.

Dal 20 al 28 giugno ci sarà un’anteprima del festival con due laboratori intensivi condotti da Cinzia Delorenzi (dal 21 al 24 giugno) e da Riserva Canini (dal 25 al 28 giugno). Nell’abito di Esperidi on the Moon organizziamo due seminari di alta formazione e a intense esperienze nella natura di Campsirago.

Le iscrizioni sono già aperte scrivendo a info@campsiragoresidenza.it 

A brevissimo con il programma completo del festival!