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60 minuti
DEBUTTO
2003

…Eppure io ti dico Antonia che è tornato il tempo per mettersi sulla strada dell’utopia…

Ciclonica è la storia di una donna che sogna di partire a cavallo della sua “velocipede Ronzina” per raddrizzare il mondo: un Don Chisciotte moderno e femminile, un’indomita e visionaria che lotta con le gambe e con le parole contro il popolo senza volto delle auto e dei motori, dei fumi e degli scappamenti.

La geografia sono le strade di una metropoli, la storia è quella della rivolta impossibile e ostinata, il pensiero è quello di Critical Mass, i ciclisti che in molte città del mondo si incontrano una sera a settimana e girano festosamente, senza una meta prefissata, la città in bici, bloccando il traffico per alcuni minuti e portando una ventata d’aria fresca a chi, volente o nolente, si trova di li a passare e a partecipare.

Ronzina è costruita a mano, fragile, “gloriosa” e incerta come il sogno di cambiare un mondo a benzina in un mondo a pedali. All’inizio del monologo l’attrice è in camicia da notte, e la piccola bicicletta è smontata: una ruota per cuscino, un copertone come luna. Con il passare delle scene personaggio e bici si ricompongono fino a quando, pronte per “raddrizzare torti e riparare offese” partono per le strade della metropoli.

Nel corso dello spettacolo si assiste a un teatrino di ombre e a tre corti in bianco e nero, girati con un vecchio superotto.

«Vitalità scenica e capacità di comunicare con diversi codici espressivi sono le doti non comuni di questa attrice chapliniana»
A. Petrini, Hystrio (Gennaio 2004)

Nel giugno 2003 a Ciclonica viene assegnata la borsa teatrale “Anna Pancirolli”.

di e con Soledad Nicolazzi, super8 di Livio Colombo e Graziano Predielis, produzione Stradevarie