Le domande di Amleto sono anche le nostre domande. Il suo esitare è il nostro esitare.
Un Amleto confidenziale, vicino, che abbandona il contesto teatrale tradizionale e accoglie un singolo spettatore nell’intimità di un caffè, un giardino o un foyer di teatro.
Un’esperienza privata ed esclusiva che parla all’Amleto che sta dentro di noi attraverso il sistema delle carte Talmeh.
Solo alla fine verrà rivelata la storia di Amleto, che nascerà dalle carte scelte dallo spettatore durante la performance. Lo spettatore si ritrova così a riscoprire Amleto, uomo contemporaneo e abisso di interrogativi.
«Mi sono seduto accalorato e fremente… pochi istanti e tutto si è calmato. La visione delle carte che parlavano a me, alla mia anima… incredibilmente sincere, visionarie quanto reali. Hanno raccontato una storia, la mia storia. C’ero io in quelle carte e la tragedia di Amleto si è consumata, pensando a cosa ero io, a cosa sono, a cosa sarò…»
R.R. uno spettatore, dai quaderni dello spettacolo