Con te la luna è buona,mia seria bambina,
se cammini, cammina
e se ti fermi tu si ferma anche la luna, ubbidiente lassù.
È un piccolo cane bianco, che tu tieni al guinzaglio,
è un docile palloncino che tieni per il filo,
andando a dormire lo leghi al cuscino,
la luna tutta la notte sta appesa sul tuo lettino.
Gianni Rodari
Questa è la storia di Lunatica che ci racconta del suo sogno: vuole dormire sulla luna e da lassù osservare il mondo che cambia. Come un nuovo Gurdulù, lo scudiero del Cavaliere Inesistente di Italo Calvino, anche Lunatica si lascia “diventare “quello che incontra: uccello, vento, bolla di sapone, aereo e in fine la luna stessa. Una storia tira l’altra e attraverso i voli pindarici che solo i bambini riescono a fare, ci lasciamo incantare dalla leggerezza dei gesti, dalle parole in rima e dai pochi oggetti in scena riuscendo ad ingannare la forza di gravità, tutti con il naso all’insù, più leggeri di prima e di certo più vicini alla luna.