primissima infanzia
da 0 a 36 mesi
/spettacolo multisensoriale
35 minuti
+ il tempo dell’esplorazione
DEBUTTO
2015
Uno spettacolo di teatro sensoriale con musica, voce, immagini, ed esperienze tattili per accompagnare i primi passi dei neonati verso il mondo dell’opera.
Un lungo tavolo bianco.
Forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini. Piatti grandi, piccoli, lisci, tondi. Tazze e bicchieri.
E il cibo non c’è? Forse qualche chicco arriverà.
Due bizzarri personaggi aspettano l’inizio di un pranzo da re inventandosi un nuovo modo di apparecchiare. Tutto diventa musica canto gioco.
Un percorso che coinvolge i bambini da 0 a 36 mesi in una scoperta multisensoriale.
L’osservazione iniziale porta l’attenzione sui suoni nel loro stato originario, sulla parola come significante e coinvolge lo sguardo: lo spazio scenico, a pianta centrale, è organizzato in modo da avere un rapporto quasi personale non solo tra attore e spettatore ma anche tra spettatore e spettatore, in un gioco di simmetria che coinvolge tutti i partecipanti seduti attorno al tavolo che domina la scena. Ed è attorno a quel tavolo che i bambini iniziano l’esplorazione di utensili, stoviglie; una ricerca che si trasforma anche in un evento comunitario grazie al continuo confronto tra io e l’altro. Accanto a me, di fronte a me.
“I piccolissimi sanno ascoltare. Infilare, spostare, accumulare, portare, tirare, infilare, aprire, contare, pestare, correre, provare, chiudere, imitare, trasportare, ordinare, dividere, riempire, sollevare, nascondere, impilare, sbattere, suonare,coprire, correre, pestare, nominare, cantare, tagliare, assaggiare, rovesciare,sussurrare. Sono loro lo spettacolo!” Anna Fascendini
Quali suoni si possono ricavare con semplici stoviglie, bicchieri e piatti, con coltelli (che non tagliano) cucchiai e cucchiaini? Una semplice tavola può trasformarsi un un’architettura di botole da cui fuoriescono mille sorprese. Un canto buffo, denso di filastrocche, gorgheggi e complicità, esce dalla bocca delle due performer Barbara Mattavelli e Sara Milani. Con la regia di Anna Fascendini, “Miloemaya” è un gioco di piccole cose che trasforma il palco in cucina e la cucina in automobile. Lo spettacolo è un rito di chicchi di riso (da far saltare però in aria), sorrisi e risate. È una performance multisensoriale che libera la fantasia di bimbi piccolissimi, che si cimentano in libertà con i materiali scenici. Vincenzo Sardelli – Klp