La visione dello spettacolo può quindi diventare il punto di partenza o il punto di arrivo di laboratori ad esso abbinati: il processo creativo che ha portato alla nascita dell’evento spettacolare viene indagato e proposto ai bambini o ai ragazzi in classe attraverso un percorso laboratoriale declinato su più ore o più giornate.
Lo spettacolo-laboratorio Cipì, il gioco del teatro, nasce dall’incontro con il maestro Mario Lodi e con il suo modo di vedere e praticare il teatro insieme ai bambini della scuola elementare del Vho. In abbinamento allo spettacolo proponiamo un laboratorio condotto da Sara Milani; un breve percorso di ricerca che attraverso il teatro, la scrittura creativa e la musica introducano al mondo di Cipì e alle possibilità performative che il testo ci ispira. In uno spazio il più possibile libero da arredo disponiamo la classe in cerchio. Trasformiamo quindi i nostri corpi in alberi. La prima parte del lavoro è individuale per poi provare a immaginare alberi costituiti da più corpi insieme. Proviamo così a far nascere gradualmente un bosco. Lasciamo che ogni bambino possa immaginare il proprio uccellino. Come vola? Come mangia? Come canta? Ogni bambino e bambina sarà a turno la guida del movimento del gruppo. Suddividiamo poi il gruppo classe in piccoli gruppi. A partire dalla lettura di un capitolo del libro Cipì scelto dall’insegnate proponiamo ai singoli gruppi ristretti di immaginare una modalità di messa in scena del testo. Torniamo quindi al gruppo classe per condividere insieme le idee e trovare insieme un’idea comune da rendere scena viva. Nella seconda parte del laboratorio, l’insegnante individua alcuni brevi brani musicali di vario genere da proporre in ascolto alla classe. Ci si divide in piccoli gruppi: ogni gruppo sceglie un pezzo su cui provare a montare una scena teatrale senza parole.
- Il cibo come occasione per raccontare: i libri come cibo per l’anima, per bambini sempre affamati di storie;
- Gli animali, in un discorso più ampio che riguarda l’identità: albi in cui i piccoli diventano veri e propri animali del bosco e, in un sorprendente gioco di specchi, anche il contrario;
- Il sonno, dove si legge di preparazione alla nanna, di paura del buio, di sogni tra cuscini e nuvole, per volare insieme, grandi e piccoli.