teatro ragazzi
dai 6 anni
/teatro fisico, suoni e ombre
/senza parole
60 minuti
DEBUTTO
2011
Spettacolo di teatro fisico che, limitando l’uso della parola, si fa visuale e visionario.
A partire dal materiale raccolto durante la fase laboratoriale, e attraverso l’uso della lavagna luminosa in interazione con il lavoro d’attore, viene raccontata L’Odissea, il viaggio per antonomasia.
Una drammaturgia per corpi, suoni e ombre che ripercorre gli episodi topici della storia, la guerra di Troia, Polifemo, Eolo, Circe, le sirene, Scilla e Cariddi.
Ad accogliere il piccolo pubblico un gruppo di marinai sciamannati, trasformati in saltimbanchi per sbarcare il lunario.
Forse il loro capitano, Odisseo, li ha abbandonati in qualche porto ed è ripartito da Itaca per nuove avventure (ma questa è un’altra storia).
Raccontano del viaggio più conosciuto al mondo: un’Odissea. Piccola per gioco, che scivola dal macro al micro per divertimento. Raccontano con il movimento, il canto, le proiezioni di disegni sulle grandi vele della loro barca, con le ombre di sagome e di corpi.
Fanno di tutto, dichiarando il gioco del teatro, svelando e ammaliando insieme. Pochissime le parole: parole piene di senso che nominando, raccontano.
I colori che li accompagnano sono il legno della barca, del cavallo, dei lunghi bastoni che sono lance, remi, tamburi. E il bianco della seta delle lunghe vele.
L’azzurro del mare e del cielo, il grigio delle tempeste e forse qualche refolo di rosso, per ricordare la potenza della guerra e dell’amore. E alla fine ci si accorge di essere tutti su quella barca e di non riuscire più a scendere.
Non è forse il viaggio quello che più conta?